Forum Universale delle Culture | Conferenze di Parigi e Roma.

Forum Universale delle Culture | Conferenze di Parigi e Roma

2014, Altri progetti

NAPOLI E SITI UNESCO DELLA CAMPANIA
Identità collettiva come valore dell’umanità


Parigi, 1° aprile e Roma 3 aprile 2014. Prende il via nei siti UNESCO della Campania la IV edizione – la prima in Italia – del Forum Universale delle Culture, ideato dalla Fundaciòn Forum Universal de les Cultures di Barcellona e promosso dall’UNESCO. Una manifestazione globale che ha luogo periodicamente in città e territori diversi, con un format ideato e volto a stimolare l’attenzione sui temi del dialogo tra popoli, culture, lingue e religioni diverse nonché dello sviluppo umano, sostenibile e pacifico. Uno strumento di conoscenza che attraverso il rispetto delle differenze porti a considerare la diversità come valore e occasione di arricchimento e crescita di una società civile globale.

Nato a Barcellona nel 2004, dove si è svolta la prima edizione, fino ad oggi il Forum ha avuto luogo a Monterrey (Messico) nel 2007 e a Valparaiso (Cile) nel 2010. Da Napoli, dove il 18 novembre 2013 si è svolta la cerimonia ufficiale di inaugurazione del Forum, il testimone passerà poi a un’altra città.

Nel solco degli obiettivi guida del Forum, il concept della IV edizione segna un ulteriore sviluppo ed approfondimento attraverso la scelta di organizzare una manifestazione diffusa sul territorio sostenuta dalla Regione Campania e promossa dal Comune di Napoli e dai Comuni sedi dei siti UNESCO di Caserta, Benevento, Pompei, Ercolano, Ascea, Paestum e Ravello.

Napoli sarà protagonista di centinaia di eventi disseminati in tutta la città, dal Centro Storico alle periferie: musei, teatri, biblioteche, ma anche piazze, strade, chiostri, chiese, castelli e siti archeologici e monumentali. Gli eventi vedranno la partecipazione delle più originali realtà artistico-culturali del territorio, chiamate a raccolta attraverso manifestazioni di interesse.

Gli altri siti UNESCO della regione ospiteranno a loro volta un programma di manifestazioni curate da autorevoli intellettuali e studiosi di varie discipline, dalla cultura umanistica a quella scientifica, con l’intento di creare occasioni di riflessione sui temi del Forum.

Tra cultura e sociale, con una ricca programmazione per oltre sei mesi, il Forum sarà focalizzato su cinque temi universali, dai quali partire ed al contempo arrivare, per recuperare la “centralità” di ogni singolo essere umano: diversità culturale, condizioni per la pace, sviluppo sostenibile, conoscenza e mare.
Diversità culturale come risorsa per la crescita sociale nell’era delle grandi migrazioni internazionali, con l’obiettivo di sviluppare una conoscenza reciproca tra popoli e culture diverse per promuovere società realmente interculturali.
Condizioni per la pace come conoscenza dei reali conflitti del mondo contemporaneo per una sempre più diffusa coscienza delle acute diseguaglianze tra i Nord e i Sud del mondo.
Sviluppo sostenibile come rispetto dell’ambiente e del pianeta Terra per focalizzare l’attenzione sulla necessità di un uso consapevole delle risorse naturali in un’era in cui si rischiano processi degenerativi negli equilibri eco-climatici del pianeta.
Conoscenza intesa come insieme di strumenti in grado di generare consapevolezza dei processi ma anche come universo di saperi specifici, come elemento di crescita culturale e civile dei cittadini e delle comunità, come valore imprescindibile per lo sviluppo delle società contemporanee che devono porre al centro della propria vita il valore del sapere, delle eccellenze scientifiche e culturali.
Mare – il tema aggiunto per questa edizione dalla città di Napoli – inteso come il Mediterraneo e le sue declinazioni, dalla scienza alla ricerca, dalla cultura della mobilità al turismo del mare, dal dialogo interculturale a quello interreligioso: un elemento che ha determinato gran parte della conformazione culturale e strutturale del territorio.

Oltre sei mesi di attività con un programma ricco di convegni, dibattiti, conferenze, incontri, mostre, spettacoli, reading, in cui i temi saranno trattati per rilevare sia gli aspetti positivi e di eccellenza, ma anche le problematiche, le difficoltà e i conflitti, con l’obiettivo di affrontare le contraddizioni e cercare percorsi verso possibili soluzioni.

Circa 100 le conferenze, i dibattiti, i reading, le lectio magistralis, le tavole rotonde e i dialoghi, a cui si aggiungono 5 festival dedicati alla matematica, alla filosofia, alla fiaba, alle giovani idee e alla memoria. E ancora: più di 25 laboratori e workshop per ragazzi e adulti (dedicati all’alimentazione, allo sviluppo, alla geopolitica, alla città); più di 10 mostre con installazioni, video, fotografie, sculture, dalla storia dell’arte antica a quella contemporanea; altrettanti i concerti e gli spettacoli che animeranno le location del Forum; infine numerosi gli itinerari alla scoperta di luoghi e tradizioni campani.

Temi e contenuti del programma:
I siti UNESCO della Campania, da Napoli a Pompei, Ercolano, Caserta, Benevento, il Cilento con Paestum ed Ascea e la Dieta Mediterranea (anch’essa recentemente riconosciuta patrimonio dell’UNESCO come genius loci e stile di vita) e la Costiera Amalfitana con Ravello saranno protagonisti per oltre 6 mesi di un programma culturale organico e diffuso, rivolto al dibattito sull’identità collettiva come valore dell’umanità e articolato in festival, convegni, dibattiti, spettacoli, concerti, mostre, tavole rotonde e molto altro. Nella loro unicità e bellezza i siti UNESCO della Campania costituiscono una parte importante delle opere materiali, naturali e delle tradizioni immateriali di cui è composto l’immenso patrimonio dell’umanità tutelato dall’UNESCO.

La programmazione del Forum Universale delle Culture vede protagoniste, al fianco del Comune di Napoli, tutte le Istituzioni Culturali cittadine, punte di eccellenza della storica cultura napoletana nel mondo: dal Real Teatro di San Carlo alla Biblioteca Nazionale di Palazzo Reale, dall’Istituto Italiano degli Studi Filosofici all’Istituto di Studi Storici Benedetto Croce, dai cinque Atenei cittadini alla Società Napoletana di Storia Patria, dal Conservatorio di San Pietro a Majella all’Accademia delle Belle Arti. Le proposte culturali attingono alla creatività della città, oltre che al panorama internazionale, confermando la tradizione multiculturale e multietnica di una città, capitale euromediterranea indiscussa come Napoli.

Il Centro Storico di Napoli, sito UNESCO patrimonio dell’Umanità, ospita da dicembre 2013 nel Convento Monumentale di San Domenico Maggiore migliaia di visitatori che già possono ammirare la mostra Leonardo, Raffaello e Caravaggio: Una Mostra Impossibile. L’Opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità digitale, realizzata in collaborazione con la Rai – Radio Televisione Italiana. Dal 21 aprile l’esposizione sarà ulteriormente impreziosita con l’arrivo delle Macchine di Leonardo a Napoli e da un disegno originale estratto dal Codice Atlantico.

Tra le altre iniziative in programma nel suggestivo scenario del centro storico di Napoli, a Palazzo Carafa di Roccella, sede del PAN – Palazzo delle Arti di Napoli, parte ad aprile la rassegna Andy Warhol. Vetrine, curata da Achille Bonito Oliva, che raccoglie circa 180 opere dell’artista statunitense e rivolge particolare attenzione al rapporto che lo legava a Napoli grazie all’amicizia con il gallerista napoletano Lucio Amelio.

Arte orafa e non solo nella Cappella e nel Museo del Tesoro di San Gennaro, che accoglieranno a partire da settembre la mostra Ori, Argenti, Gemme e Smalti della Napoli angioina. 1266-1380 a cura dell’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa. Da ottobre la mostra Il Bello e il Vero. La scultura napoletana del secondo Ottocento e del primo Novecento curata dall’Università degli Studi di Napoli Federico II e dal Distretto ad alta tecnologia per i Beni Culturali Databanc.

Etica, estetica, paesaggio, arte e patrimonio culturale saranno declinati inoltre nelle Storie e leggende napoletane di Benedetto Croce. Nel mese di maggio, itinerari dedicati condurranno alla scoperta di decine di luoghi d’arte e di siti monumentali che hanno ispirato l’opera crociana e che ospiteranno mostre storiche, documentali e iconografiche, convegni, visite guidate e reading con attori di rilievo nel panorama nazionale e internazionale quali, tra gli altri, Peppe Barra, Giovanna Giuliani, Peppe Lanzetta, Ernesto Maieux, Enzo Moscato, Tonino Taiuti.

In occasione del trentesimo anniversario dalla scomparsa del grande drammaturgo Eduardo De Filippo, prenderà il via un programma che si protrarrà fino a ottobre di esposizioni, rappresentazioni teatrali, convegni e dialoghi incentrati sulla figura e l’opera di Eduardo. A maggio la Biblioteca Nazionale di Napoli gli dedicherà una delle sue sale, dove verrà custodito il Fondo Eduardiano: una serie di documenti, testi manoscritti recentemente donati dalla famiglia De Filippo alla Biblioteca del Palazzo Reale di Napoli. Il San Carlo renderà omaggio al grande commediografo con una nuova produzione che verrà ospitata al San Ferdinando: il corpo di ballo del Real Teatro di San Carlo calcherà le scene del teatro di Eduardo De Filippo, con lo spettacolo Eduardo artefice magico. Infine due i convegni: Eduardo, la parola, i testi e la scena sul valore della commedia eduardiana e Eduardo nel mondo, tradotto e traduttore, sugli aspetti interculturali.

Con i Dialoghi sulle Mafie verranno affrontati i temi della lotta alle mafie nel mondo, del crimine organizzato e della criminalità minorile nelle città. Attraverso i dialoghi, il cui comitato scientifico sarà presieduto, tra gli altri, da Franco Barbagallo, Tano Grasso, Don Tonino Palmese e Isaia Sales saranno approfondite peculiarità e convergenze tra le mafie che condizionano pesantemente l’economia finanziaria del mondo.

Nella città e nella regione che soffrono pesantemente la tragedia delle Ecomafie e hanno conosciuto devastazioni ambientali profonde, la difesa del pianeta come valore fondamentale di incontro tra laici e credenti verrà approfondita attraverso il Festival della Comunicazione Ecologica. Napoli, città euromediterranea, ospiterà inoltre un grande Convegno dei Sindaci del Mediterraneo sul tema della pace nel Medio Oriente e delle primavere arabe, delle uguaglianze e del dialogo interculturale.

A curare e declinare i diversi momenti della programmazione del Forum che avrà luogo negli altri Siti UNESCO della Campania saranno i più autorevoli intellettuali e studiosi delle varie discipline, da quelle umanistiche a quelle scientifiche che attraverso la Letteratura, la Filosofia, la Matematica, l’Arte e la Scienza non mancheranno di porre l’accento sui temi della nutrizione e della cultura enogastronomica, sullo sviluppo culturale del territorio, sulla memoria, intesa come passato visto con gli occhi del futuro. Saranno chiamati a confrontarsi e a discuterne personalità di rilievo nazionale e internazionale: Tahar Ben Jelloun, Massimo Cacciari, Francesco Caruso, Matteo Garrone, Paolo Giordano, Hanif Kureishi, Silvio Orlando, Nicola Piovani, Domenico Quirico, Valeria Solarino, Abraham Yehoshua e tantissimi altri.

Cinque Festival approfondiranno i temi del Forum sotto diversi aspetti: ad Ascea Il Festival della Filosofia in Magna Grecia a cura di Franco Ferrari, che animerà l’acropoli dell’area archeologica di Velia, con passeggiate filosofiche, laboratori di filosofia pratica, dibattiti filosofici, certamen che intendono valorizzare l’eredità della “Scuola Eleatica”. A Paestum il Festival Favole matematiche a cura di Piergiorgio Odifreddi, prevede lectio magistralis, spettacoli, letture, giochi con i più svariati protagonisti, e il Festival della Fiaba, a cura di Andrea Mazzucchi, vedrà coinvolti poeti, scrittori, illustratori e registi nel magico mondo dei bambini. A Pompei si terrà il Festival La Creatività fa scuola, a cura dell’Agenzia di stampa Dire, un progetto dedicato alla positività e alla creatività dei giovani, con performance, spettacoli teatrali e musicali, interviste e incontri con scuole e studenti, mirati alla valorizzazione delle pratiche giovanili. A Ercolano è in programma il oFestival della memoria: il passato visto con gli occhi del futuro, a cura del MAV-Museo Archeologico Virtuale, che vedrà come protagonista il Mediterraneo e la relazione tra le culture dei diversi popoli che intorno ad esso si sono sviluppati.

Ancora al Mediterraneo sarà dedicato il convegno su Il valore della comunicazione nel dialogo culturale delle città del Mediterraneo, che si terrà sempre a Pompei a cura dell’agenzia Ansamed, pensato per condividere un modello di comunicazione e formazione che possa proteggere e rilanciare, attraverso l’impegno delle Istituzioni e delle città mediterranee, il comune patrimonio archeologico del Mare Nostrum.

Ulteriori convegni, workshop e dialoghi, arricchiti da mostre fotografiche, corti cinematografici e installazioni audiovisive, approfondiranno tematiche inerenti a Geopolitica, Sociologia e Città, per i quali Caserta sarà lo scenario principale: dal confronto Città in movimento. Geopolitica, culture e diritti, a cura di Paolo Macry, all’incontro Cultura e Sviluppo. Il modello campano 2014-2020, a cura di Domenico De Masi e a The city we need, a cura di UN-HABITAT, per migliorare la pianificazione e la gestione della città e assicurare così una migliore qualità della vita dei cittadini.

I temi dell’alimentazione e della salute vincolanti per lo sviluppo dell’intero pianeta, ed oggetto dei valori che hanno indicato la Dieta Mediterranea come patrimonio immateriale dell’UNESCO, verranno trattati dal Forum sull’Evoluzione dell’Alimentazione, a cura dell’agenzia Adnkronos, in programma a Pompei e articolato in sessioni che affronteranno il tema dell’alimentazione a partire dagli antichi romani, fino alla connessione tra nutrizione e salute in vista di Expo 2015, con una tavola rotonda finale sui problemi legati all’obesità infantile e all’alimentazione in età adolescenziale.

A Benevento, città dell’Italia Langobardorum e sito seriale riconosciuto dall’UNESCO, verranno proposti Itinerari territoriali e culturali dell’alimentazione e dell’enogastronomia nell’ambito dello sviluppo sostenibile, declinati in varie esposizioni, spettacoli teatrali, laboratori, degustazioni, concerti. La costiera Amalfitana ospiterà un grande spettacolo nella magnifica cornice del Sito di Ravello, affrontando anche i temi del paesaggio e della natura con casi di sviluppo economico e sociale.

Con il Forum Universale delle Culture la Campania si pone all’attenzione del mondo come regione ricca di cultura, fermento, diversità, aperture innovative e di sviluppo che la rendono famosa e conosciuta nel mondo anche con le sue contraddizioni ma con un bagaglio umano impareggiabile. Un’occasione irripetibile e irrinunciabile per conoscere, studiare, approfondire la complessità del suo territorio e per poter condividere, scoprire, immaginare, costruire, in continuità con gli insegnamenti della storia, gli scenari della Campania di domani.

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