Forum Universale delle Culture| Città in Movimento.

Forum Universale delle Culture| Città in Movimento

2014, Altri progetti

Città in movimento. Geopolitica, culture e diritti dei migranti

a cura di Paolo Macry

dal 3 all’11 maggio 2014

Caserta | Reggia di Caserta e Belvedere di San Leucio

Il tema dei migranti, uno dei fenomeni più importanti del mondo contemporaneo, sarà al centro di dibattiti, incontri, conferenze, eventi espositivi e performance nei nove giorni di Città in movimento. Geopolitica, Culture e Diritti dei Migranti, la sezione della IV edizione del Forum Universale delle Culture curata dallo storico Paolo Macry.

Oltre quaranta tra esperti, opinionisti, scrittori e testimoni di levatura internazionale arriveranno a Caserta per confrontarsi sui vari aspetti di un fenomeno che è al tempo stesso demografico, sociale, economico, culturale, giuridico e che sta cambiando in modo profondo le grandi città occidentali .

Il progetto è stato ideato e realizzato da Paolo Macry (ordinario all’Università di Napoli Federico II), uno tra più noti storici italiani dell’età contemporanea, che si è avvalso della collaborazione di un pool di studiosi, come Piero Craveri (Presidente della Fondazione Croce) e Daniela Luigi Caglioti (ordinaria all’Università di Napoli Federico II).

Il programma è articolato in varie sezioni.

La sezione Dialoghi vedrà la partecipazione di personalità del calibro di scrittori come Hanif Kureishi e Abraham Yehoshua, sociologi come Giuseppe De Rita e Khaled Fouad Allam, filosofi come Massimo Cacciari e Luc Ferry. Saranno loro, in serrati dibattiti a due voci e nel contesto magnifico della Reggia, a dibattere gli innumerevoli problemi del fenomeno migratorio.

Nella sezione Readings dedicata alle culture centroamericane e all’esilio politico scrittori caraibici, africani, asiatici, europei, leggeranno e discuteranno con il pubblico le proprie opere. E torneranno in due serate previste nel Teatro comunale di Caserta, quando le loro voci si uniranno alle voci e alle musiche di Raiz e Fausto Mesolella, Fausta Vetere e Riccardo Sfoglia, Marco D’Amore e Emilio Vacca.

“L’arcipelago caraibico divenne attraverso la tratta degli schiavi il punto di congiunzione fra l’Africa e l’Europa” spiega la curatrice della giornata sui Caraibi, Marie-Hélène Laforest. E’ lì che si è formato il grande crogiuolo delle ‘razze’. E’ lì, come scrive George Lamming, che “il mondo si è incontrato”.

A curare la sezione sull’esilio politico è stata chiamata la storica polacca Marta Petrusewicz. “L’esilio degli intellettuali – spiega – è spesso volontario, talvolta inizia come una fuga (dalla guerra, dalla persecuzione, dalla censura) e si risolve in una scelta di non ritorno. Oppure, di un ritorno parziale. O della lingua. Ne parleremo attraverso casi emblematici del passato e del presente”.

Momento importante del programma sarà una Conferenza Internazionale di due giorni, che affronterà il tema dei migranti nei suoi vari aspetti e alla quale parteciperanno demografi, storici, giuristi, scienziati sociali di peso nazionale e internazionale, provenienti da 20 Università del mondo e dai più importanti centri di ricerca: dalla Columbia University di New York al Birkbeck College di Londra, dall’Università di Francoforte al Centre for History and Economics di Cambridge, dalla facoltà di Scienze Politiche di Parigi all’Istituto Universitario Europeo di Firenze. “Il convegno – spiega la professoressa Caglioti- mira a leggere gli attuali fenomeni migratori in un contesto spaziale e temporale ampio. Lo spazio è quello dell’Europa, delle migrazioni interne al continente e degli scambi con il resto del mondo, il continente africano e il Mediterraneo in particolare. Quanto alla cronologia, la Conferenza si occupa degli ultimi due secoli prestando l’attenzione prevalente alla contemporaneità”.

Caratteristica principale di questa due giorni, che ne fa un momento imperdibile di riflessione scientifica, sarà l’interdisciplinarietà: storici, sociologi, antropologi, giuristi ed economisti si confronteranno con i temi delle identità e del multiculturalismo; dell’integrazione e delle discriminazioni; della cittadinanza e dei diritti umani; delle migrazioni “volontarie” e di quelle forzate; del “genere” delle migrazioni; del ruolo dei flussi migratori nel processo di globalizzazione.

Il programma è completato da una mostra fotografica dedicata alle enclave etniche di dodici città del mondo, attraverso 72 scatti dei fotoreporter di AFP France Press e Agenzia Controluce, che sarà inaugurata il 5 maggio con una tavola rotonda, a cui parteciperanno giornalisti ed esperti di comunicazione, dal titolo Quando I migranti fanno notizia.

Chiudono il programma lo spettacolo dell’Orchestra di Piazza Vittorio al Teatro comunale di Caserta e il concerto della Grande Orchestra Reale a San Leucio.

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