Questo volume vuole celebrare un’azienda che da ottant’anni è cresciuta con noi, ha vissuto in primo piano tutte le più importanti stagioni dell’economia italiana e ha saputo rinnovarsi. “Volare, verso il futuro e nella memoria”: questo è l’obiettivo da sempre primario dell’API, l’Anonima Petroli Italiana: dalla passione di un uomo al destino di una famiglia, da piccolo deposito di carburanti sulla riviera marchigiana a gruppo energetico globale. Tutto ha inizio dal sogno senza tempo del giovane Ferdinando Peretti, quello di fondare una società attenta al progresso, al tema dell’energia e alle fonti rinnovabili e che duri nel tempo.
Ma cosa può dare spinta ed energia al progresso? La risposta è il petrolio, che dalla prima guerra mondiale diventa il simbolo della potenza, per Peretti il simbolo di una passione. Il primo passo è un’impresa individuale: con la nascita della Ditta Nando Peretti nel 1923 si comincia a raccogliere ed accumulare barili di benzina fino a che l’attività di distribuzione si allarga e si solidifica. Quattro anni più tardi Peretti compie un altro passo: l’impresa. Nasce la Sap, la Società Anonima Peretti. Anonima, perché le azioni allora non erano ma con un nome e un volto ben definiti, grazie alla straordinaria personalità dell’imprenditore.
Secondo uno stile che poi ha fatto scuola nel mondo dei petrolieri Peretti gira tutto il Paese e inizia a fiutare il profumo del cambiamento: petrolio e benzina, motori ed energia. Un’Italia da far ripartire dopo le ceneri della guerra. A pochi chilometri da Ancona, c’è un grande deposito di benzina che serve il mercato locale, l’Anonima Petroli Italiana: Peretti decide di rilevarla nel 1933 e il suo sogno “nero” ha inizio.
La storia dell’azienda arriva ai giorni nostri, quando dall’oro nero si deve fare i conti con l’energia bianca. L’impegno è massimo, la riflessione sul futuro delle risorse diventa un punto di partenza fondamentale. Come afferma Aldo Brachetti Peretti “Più chiaramente riusciremo a vedere le complesse dinamiche del mondo di domani, meglio riusciremo ad affrontare inevitabili turbolenze. Energie alternative – eolico, fotovoltaico, biomasse – certamente contribuiranno in modo significativo e duraturo”.
Parallelamente al discorso sulle fonti rinnovabili si affronta anche il tema dell’apertura di un marchio distintivo così riconoscibile alla possibilità di promozioni più animate e a prime azioni di marketing.
Legati alla distribuzione e allo sviluppo territoriale del gruppo ci sono un’attività e un marchio su cui il gruppo API dedica impegno, dedizione e creatività e su cui punta molto: è FESTIVAL. Una catena in franchising specializzata nella ristorazione veloce e nella commercializzazione di beni di consumo. Festival si trova all’interno di stazioni ferroviarie e portuali e realizza ristoranti in eleganti piazze d’Italia e in posizioni strategiche al centro di grandi città. Si tratta di un marchio che punta sulla qualità del servizio, dei prodotti offerti e sulla competitività dei prezzi.
Il simbolo e lo stile di Festival richiamano le vetrate di un gazebo, che danno subito l’idea della luce e del bello, di un luogo accogliente, di ristoro, di benessere, di bellezza.
“Essere imprenditori senza smettere mai di essere uomini”, ecco la prima regola su cui si fonda API: una storia così lunga e durevole ci insegna l’importanza del rimanere giovani ed entusiasti, dell’aggiornamento costante senza mai dimenticare le proprie radici, di quei valori sui quali si fonda l’idea stessa del fare azienda, impegno, investimento nella ricerca e forte senso di responsabilità. Una sfida che API affronta ancora oggi, generazione dopo generazione.
API, ottant’anni di storia
A cura di Giuseppe Matarazzo
Pagine 312
Illustrazioni circa 300 a colori e b/n
Lingua italiano/inglese
Prezzo 70,00
Editore Electa
In libreria da Gennaio 2014
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